UN ANNO DI GRAZIA: IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

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UNA CAPPELLA PER SAN GABRIELE
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Si è tenuto giovedì sera, 25 febbraio 2016, presso la Parrocchia San Gabriele in Gallipoli, l’incontro formativo: “Un anno di grazia, il Giubileo della Misericordia” con la presentazione della Bolla d’indizione Misericordia Vultus a cura di Don Pasquale Fabbiano, Delegato Diocesano per l’Anno Giubilare. L’incontro è stato voluto e organizzato dal Consiglio Pastorale Parrocchiale.

“Ci sono libri che possono cambiare la vita”. Ha esordito don Pasquale in apertura cogliendo di sorpresa i numerosi presenti all’incontro.

Ed è proprio da un libro ricevuto in dono dal Cardinal Kasper che Papa Francesco inizia a meditare sul tema della misericordia, concetto fondamentale del Vangelo e chiave della vita cristiana. La Chiesa è chiamata sempre più ad aprirsi alla misericordiosa, ad essere più accessibile alla gente in un mondo in continua evoluzione.

Il Giubileo è un tempo in cui dobbiamo iniziare a rivedere la nostra vita di cristiani. Rivedere i nostri peccati, cercare di giungere ad una conversione.

Don Pasquale ha poi brillantemente percorso un excursus storico del Giubileo dalle origini ad oggi, distinguendo i Giubilei ordinari da quelli straordinari e ritornando alle origini ebraiche del termine, presenti nell’Antico Testamento, dove Giubileo deriva da Jobel (corno di ariete) jobil (suono con il corno di ariete) jobal (remissione). Nel cap.25 del Levitico troviamo un riferimento al corno che viene suonato ogni cinquant’anni perché bisogna rimettere i peccati, ridonare le terre confiscate ai poveri, mettere in libertà i prigionieri, risarcire le case che sono state rubate. Un anno di condono, di misericordia, secondo il concetto ebraico. Il Giubileo viene ogni cinquat’anni proprio per rinnovare, ripristinare, ridonare la libertà, lasciare per l’anno a riposo i terreni. Perché i terreni devono riposare per dare più frutto. Anche Gesù nella Sinagoga di Nazareth si presenta come Colui che mette in atto, concretizza, porta a pienezza dei tempi questo anno di misericordia. Gesù dice: “Lo Spirito del Signore è sopra di me”! (cfr. Lc 4) Annunciare un anno di grazia del Signore, tradurre in pratica quanto era stato detto nell’antico Testamento. Don Pasquale ha poi presentato la bolla d’indizione Misericordiae vultus richiamando i punti salienti: la porta santa, il pellegrinaggio, le indulgenze e la dimensione spirituale. Particolarmente bella e profonda è stata la parte dedicata al tema delle indulgenze, alle disposizioni necessarie ma anche alla volontà dell’uomo di mettersi in cammino, di fidarsi di Dio, di essere testimone per i fratelli lontani.

Attraversare la Porta Santa con l’intenzione di perfezionare la nostra vita. Dio non vuole la morte del peccatore ma che si converta e viva.

Indulgenza come carezza di Dio, Padre misericordioso che non abbandona i suoi figli.
Un Anno questo in cui siamo chiamati, non solo ad accogliere il dono delle indulgenze ma il richiamo ad assumere uno spirito di vita da battezzati.

Se si ha assunto uno spirito di vita che allontana da Dio, questo è il tempo per ravvedersi, per verificarsi. Questo è il tempo per far risuonare l’interragativo: “mi sto avvicinando a Dio?”. L’anno giubilare è un’occasione per una verifica della vita cristiana, costante e quotidiana. Ogni giorno siamo esortati a chiederci: “oggi sono riuscito a fare un passo in più verso il Signore? Mi sono convertito?” . Dio è pronto a donarci il suo abbraccio tenero e misericordioso per riportarci nella sua casa, ma “attenzione che la Misericordia di Dio – ha concluso don Pasquale – non sia considerata alla stregua di un saldo di fine stagione”.

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